Solofra, sorpresi dai Carabinieri con arnesi atti allo scasso: arrestato un pregiudicato ed altri tre denunciati
Prosegue senza sosta la lotta alla piaga rappresentata dalla criminalità predatoria, condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino e che ogni giorno vede impiegati i militari dell’Arma in un capillare controllo del territorio teso a garantire sicurezza e rispetto della legalità. I Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno posto grande attenzione alla problematica, intensificando i controlli e garantendo la massima presenza di uomini sul territorio, soprattutto durante le ore notturne ed in quelle aree particolarmente colpite dal fenomeno, sia per prevenire i reati predatori che per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.
Ed ancora una volta tali sforzi hanno portati i loro frutti: in Solofra, nel corso di un servizio svolto in orario serale, una pattuglia della locale Stazione intercettava un’auto con a bordo due uomini ed una donna che si aggiravano con fare sospetto. Dopo un breve inseguimento i militari bloccavano il veicolo e procedevano al controllo: i tre soggetti a bordo della station wagon erano stranieri e privi di documenti di riconoscimento e l’auto sprovvista di copertura assicurativa.
Gli stessi, alla specifica richiesta da parte dei militari operanti, non fornivano alcun valido motivo in merito alla loro presenza in quel luogo. All’esito della perquisizione personale e veicolare, in un borsone venivano rinvenuti due cacciaviti di grosse dimensioni, tre paia di guanti, una torcia, quattro schede in plastica sagomate.
I tre, che non erano in grado di giustificare il possesso del materiale rinvenuto, venivano dunque condotti in Caserma per la loro identificazione ed i successivi accertamenti.
Si tratta di un 54enne e di due ventenni, tutti di origini slave e residenti nel Campo Nomadi di Napoli Secondigliano: l’uomo, destinatario di un ordine di carcerazione spiccato dalla Procura della Repubblica di Lucera per il reato di cui all’art. 707 del Codice Penale (Possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli) era attivamente ricercato da oltre cinque anni. Dichiarato in arresto, successivamente alle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino.
A carico dei predetti scattava il deferimento alla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo. Gli attrezzi rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro, unitamente all’autoveicolo privo di assicurazione e condotto dalla donna sprovvista di patente di guida perché mai conseguita.
Inoltre, attesa l’illiceità della condotta posta in essere che rendeva ingiustificata la loro presenza in quel Comune, i tre sono stati proposti per l’emissione della misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.
L’attività portata a termine, è frutto del capillare controllo del territorio che i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino svolgono nel quotidiano impegno a garantire sicurezza e rispetto della legalità.