Solofra, tratti in arresto due ucraini ubriachi che, dopo avere minacciato di devastare un bar, si sono scagliati contro i Carabinieri

Due uomini di nazionalità ucriana, un 42enne ed un 48enne entrambi,  sono stati arrestati per minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale dai Carabinieri della Stazione di Solofra.
I Militari dell’Arma mentre stavano effettuando un posto di controllo nel centro della città conciaria, venivano allertati da urla che sembravano provenire dall’interno di un esercizio pubblico poco distante dalla loro posizione e, intuendo prontamente che qualcosa di anomalo stesse accadendo, decidevano di vederci chiaro recandosi sul posto.
Non appena entrati nel bar, i Carabinieri notavano due individui che, in evidente stato di alterazione verosimilmente cagionato da un’eccessiva assunzione di bevande alcooliche, stavano urlando contro la titolare intimandole di continuare a somministrare loro delle consumazioni e minacciandola di devastare il locale qualora non avesse adempiuto a quanto da essi richiesto.
Nel tentativo di rasserenare gli animi, i Militari tentavano un approccio con i due stranieri, ma questi ultimi, alla vista delle uniformi dell’Arma, si scagliavano contro i Carabinieri, e, passando senza soluzione di continuità dalle minacce verbali alle vie di fatto, li aggredivano fisicamente, costringendoli a chiedere rinforzi onde evitare che la situazione potesse degenerare e portare a conseguenze ben più gravi.
Il tempestivo intervento di equipaggi di rinforzo consentiva così che i due individui venissero fermati e condotti presso la vicina Caserma per i successivi accertamenti.
Alla luce delle evidenze della flagranza di reato, integrate dalla denuncia sporta dalla titolare del bar ancora scossa per quanto, suo malgrado, era stata costretta a subire, i due uomini venivano tratti in arresto per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e minaccia e, dopo le formalità di rito svolte presso il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, venivano associati presso le camere di sicurezza come disposto dalla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dr. Rosario Cantelmo, in attesa di comparire dinnanzi al tribunale irpino per essere giudicati con la formula del rito direttissimo.

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