Spezia – Avellino, le pagelle ai Lupi: buone le prove di D’Angelo ed Ardemagni, tutti gli altri al di sotto della sufficienza
Radunovic 5
E’ vero che, dopo l’errore fatale sul tiro telefonato di Djokovic, compie un paio di grandi parate, ma nel conto della prova, comunque insufficiente del 20enne serbo, va considerata anche la sua scarsa reattività in occasione del gol-partita di Granoche;
Laverone 5.5
Tornava sulla sua fascia preferita ma, dopo un primo tempo comunque discreto, nella ripresa, pur spingendo con continuità, non riesce a combinare molto;
Jidayi 5
Certamente meno peggio rispetto alla prova disastrosa di sabato scorso, ma l’ex Juve Stabia avrebbe bisogno di fermarsi un pò, anche perchè il gol di Granoche è in parte dovuto ad una sua “distrazione”;
Migliorini 5.5
Tornava in campo dall’inizio dopo tempo immemore e la disabitudine alle partite di campionato gli presenta il conto, facendogli perdere un tempo di gioco, specie nei disimpegni; l’impegno non si discute, ma il gigante di Peschiera meriterebbe di giocare con maggiore continuità, magari insieme ad un grandissimo difensore come Djimsiti;
Solerio 5,5
Buona la volontà e l’attenzione nelle giocate, ma si vede lontano un miglio che il ragazzo ha qualche impaccio di troppo specie negli appoggi e nelle ripartenze;
Lasik 5.5
Non un buon avvio quello dello Slovacco, ma poi, quando il match entra nel vivo, anche la sua prestazione sale di tono, sebbene senza che riesca a far vedere cose strabilianti;
(dal 76′ Camarà S.V.);
Paghera 5.5
Parte bene l’ex Lanciano, mostrando di avere idee chiare specie nel far ripartire la squadra, ma poi il suo gioco diventa un pò discontinuo, e nella fase di non possesso, questa volta, non appare un fulmine di guerra;
Moretti 5
Prestazione chiaramente negativa quella dell’ex Vicenza, che appare poco lucido e scarsamente dinamico; non brilla nella proposizione e meno che mai nell’interdizione, costringendo Novellino a sostituirlo dopo 20 minuti della ripresa;
(dal 65′ Omeonga 5
L’allenatore di Montemarano tenta, con l’inserimento nella ripresa del giovane belga, la stessa mossa che diede ottimi frutti in quel di Cittadella, ma questa volta Omeonga non risponde “presente”, arrivando addirittura a far rimpiangere il compagno sostituito);
D’Angelo 6.5
Assai positiva la partita del capitano biancoverde, che corre e combatte da par suo; ottimo il cross di sinistro che regala ad Ardemagni un “cioccolatino” che il bomber milanese “scarta” alla sua maniera, dando l’effimero vantaggio ai Lupi; la non comune abnegazione porta il guerriero di Ascea a fare su e giù, lungo tutto il prato del Picco, innumerevoli volte;
Verde 5
Costretto a fare un gioco molto dispendioso, soprattutto nel non possesso, per questioni tattiche e per la piega che prende il match dopo il vantaggio di Ardemagni, il peperino di Fuorigrotta si vede poco e niente nella metà campo avversaria; ancora una volta sotto tono in trasferta;
(dal 46′ Castaldo 5.5
Ieri non si era allenato per la febbre, ma Novellino lo getta nella mischia per dare maggiore sostanza all’attacco biancoverde; le fasi di gioco, che vedono i Lupi patire un pò le iniziative degli Spezzini, non offrono buone opportunità al Giuglianese, che comunque non fa mancare ai compagni il suo spirito di sacrificio);
Ardemagni 6.5
Un gol alla prima occasione e l’illusione di poter vivere un’altra trasferta positiva per lui e per i Lupi, ma poi il match ha preso una piega diversa, ed anche il grande avvio del bomber milanese si è trasformato, al pari dei suoi compagni, in grande sofferenza; forse su di lui c’era il fallo da rigore da parte di Chichizola, che se concesso avrebbe potuto offrirgli l’occasione per diventare anche nei fatti il “salvatore della patria” biancoverde;
Novellino 6
I suoi ragazzi erano chiamati a dare una risposta positiva alla brutta debacle di sette giorni fa contro il Perugia, e, sebbene non in maniera piena e continuata nell’arco della gara, si può dire che sostanzialmente questa reazione c’è stata; peccato per quell’errore madornale di Radunovic, che ha regalato il pareggio ai Liguri, e per quella dormita della retroguardia che nella ripresa ha addirittura offerto i tre punti agli avversari.