Sudtirol – Avellino, le pagelle ai Lupi: tranne Aloi e Bernardotto, tutti bravi ma Rizzo, Carriero e Dossena meritano un plauso particolare

Forte 7 

Grande riflesso sul colpo di testa da pochissimi metri di Fischnaller, che è riuscito a respingere con la determinante complicità della traversa, per il resto è stato assai vigile e concentrato, svettando con ottima tempistica sulle palle alte; senza menzionare la circostanza che per un pelo non è riuscito a parare il rigore calciato da Casiraghi;

Ciancio 6.5

Utilizzato da Braglia in qualità di “braccetto” di destra, al posto dello squalificato Laezza, ha risposto alla grande alle continue sollecitazioni degli avanti altoatesini;

Dossena 7.5

Baluardo assolutamente insormontabile, ha svettato di testa in maniera imperiosa, e non si è lasciato intimidire dalle sportellate e dalle gomitate proditorie di Odogwu; siamo contenti di non esserci sbagliati sul conto di questo ragazzo, allorquando, in tempi non sospetti, da riserva di Miceli, ne tessevamo le lodi auspicando un suo impiego in pianta stabile; il centralone ex Atalanta è, già ora, un difensore di categorie superiori;

Illanes 6.5

Altra prestazione importante da parte del roccioso difensore argentino, che ha montato una guardia spietata a tutti gli attaccanti altoatesini che orbitavano dalle sue parti; peccato per quel cartellino giallo che lo escluderà dalla gara di andata delle semifinali;

Rizzo 7

Il ragazzo di Palermo ha mostrato tutto il suo coraggio e personalità in una gara di capitale importanza, lui che in campionato ha giocato molto poco; animato da un dinamismo ed una intraprendenza non comuni, ha spinto con ardore lungo l’out destro, ed è rinculato fino alla terza linea per dare una mano alla difesa biancoverde;

(dall’86’ Adamo S.V.); 

Carriero 7

L’uscita di scena di Aloi già a metà del primo tempo gli ha imposto di raddoppiare gli sforzi e le presenze in più parti della mediana; spesso si è trasformato in difensore aggiunto per arpionare e rilanciare palloni in avanti; si è speso contro tutto e tutti, consumando energie in quantità industriali; commovente il suo impegno che è risultato addirittura ridondante;

(dall’86’ Miceli S.V.); 

Aloi 4 

Davvero inqualificabile l’atteggiamento tenuto nei pochi minuti giocati dal centrocampista reggino, che in un solo quarto di gara ha commesso ben quattro falli da giallo, di cui due effettivamente comminati, che lo hanno mandato anzitempo negli spogliatoi, lasciando i Lupi in dieci; forse ha pagato oltremodo il suo carattere impulsivo ed il nervosismo per l’importanza della posta in palio;

D’Angelo 6.5 

Insieme a Carriero ha dovuto far fronte alla grave mancanza di Aloi, spendendosi in un incessante lavoro di sacrificio, andando a tamponare e a fare muro nella mediana; nell’ultimo quarto di gara si vedeva lontano un miglio che non ne aveva più, ma stoicamente ha stretto i denti, finendo con i crampi;

Tito 6.5

Da quando i Lupi sono rimasti in dieci ha dovuto limitare al minimo sindacale le sue sortite in avanti, per dare un contributo fondamentale nella fase difensiva, andando a bloccare con notevole tempestività ed efficacia le sortite degli avversari lungo la fascia di sua competenza;

Santaniello S.V.

E’ costretto d uscire addirittura dopo neppure una mezzora di gioco, sacrificandosi per fare posto ad un centrocampista che potesse mettere una pezza all’espulsione di Aloi;

(dal 30′ De Francesco 6 

Gettato nella mischia dopo solo trenta minuti , è stato chiamato a fare un lavoro di rottura, che non è esattamente nelle sue corde, ma l’ex Reggina si è disimpegnato senza sbavature, anche se a volte si è lasciato andare a qualche preziosismo di troppo);

Maniero 6,5 

Enorme lavoro di non comune sacrificio per lui, specie dopo che la squadra era rimasta in dieci; costretto a fare reparto da solo, si è spostato su tutto l’arco della trequarti e spesso è tornato anche nella propria metà campo per dare una mano concreta ed efficace alla fase difensiva biancoverde;

(dal 74′  Bernardotto 5

Nei pochi minuti che ha giocato, gli è capitata tra i piedi un’occasione colossale per annientare il Sudtirol, ma, arrivato tutto solo davanti al portiere, ha cincischiato e si è fatta soffiare la sfera dal ritorno di un difensore);

Braglia 7 

Onore al merito di mister Braglia che ha gestito da par suo un match particolarmente difficile; anche in Alto Adige, il tecnico maremmano ha dimostrato che questa tipologia di gare si addice alla sua sconfinata esperienza.

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