Sul problema della gestione dell’acqua pubblica, ecco una nota di Ines Fruncillo di Forza Italia

Di seguito la nota di Ines Fruncillo, dirigente provinciale di Forza Italia sulla questione della gestione dell’acqua.

“Da qualche giorno, oramai, l’argomento prevalente del dibattito politico provinciale é, giustamente, quello dell’applicazione della nuova legge regionale sul riordino del servizio idrico integrato e l’istituzione dell’ EIC. Mi sembra alquanto surreale che il PD in Consiglio Regionale approvi la legge n.15/2015 salvo poi stupirsi e promettere battaglie a difesa del territorio irpino. Con un pizzico di lungimiranza all’atto dell’approvazione della legge sul riordino si poteva fare di più e meglio, non era complicato immaginare che questo sarebbe potuto essere l’epilogo. La buona politica dovrebbe essere capacità di progettare in prospettiva futura. Ma al netto di questo, sono convinta che in questi giorni siamo spettatori di una tragicommedia, un copione scritto da tempo e tagliato sulla cifra di pochi. Anche chi, per responsabilità presenti e passate, dovrebbe provare un sussulto di dignità levandosi a difesa del proprio operato, nel migliore dei casi tace, nel peggiore afferma che l’unica via d’uscita è svendere il nostro patrimonio, la nostra storia a chi si presenta con un’aura di superiorità intellettiva e gestionale. Noi Irpini dobbiamo però raccontarci anche la verità…..la gestione dell’Alto Calore è stata arida di prospettive relativamente ai costi di operation e maintenance degli impianti idrici. Ma le governance sono scelte da uomini e fatte di uomini.Sono stati davvero pochi i rappresentanti politici che, andando contro i propri interessi, hanno scelto la strada della lealtà all’Irpinia e non quella dell’asservimento del ruolo alle logiche carrieristiche. Ma questa è un’altra storia! Si parla tanto di qualità della classe dirigente, ma la qualità é l’insieme di tante virtù. Qualità è onestà, dignitá, moralità, gentilezza di pensiero, bontà d’animo. Sembra essere sfuggita, alla politica attuale, la sua essenza più profonda. La politica è dare il meglio di se, alla propria terra, ai propri concittadini, senza aspettarsi niente in cambio. Mentre dico questo mi assale un crudele pensiero…..e se i cittadini fossero ormai abituati a tutto questo….e se fossero assuefatti alle logiche della politica clientelare e opportunistica? Se così fosse questa terra non avrebbe più nessuna prospettiva, più nessun futuro! Se così fosse sarebbe opportuno abituarsi moralmente all’idea di aver contribuito a far prevalere gli interessi lobbystici e speculativi sul futuro dei nostri figli”.

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