Sulla gestione amministrava dell’attuale governo della città sabatina, ecco una nota dell’ex Sindaco e capogruppo di “Noi Atripalda”
L’amministrazione dell’ “a.d.r.”
A domanda rispondono, altrimenti sonnecchiano
Qualsiasi opposizione è condizionata dalla operosità della maggioranza. Più dinamici e presenti sono gli amministratori, più proficua è l’attività dei consiglieri di opposizione. Se fosse per l’attuale amministrazione, quindi, noi consiglieri del gruppo “noi Atripalda” dovremmo essere inattivi! La nostra forza è, tuttavia, rappresentata dal contatto continuo con la cittadinanza atripaldese.
Abbiamo già avuto due incontri: il primo con i residenti di via tiratore, il secondo a via Michele Capozzi. Nel corso di questi interessanti incontri, ed anche attraverso la costante presenza in città, riceviamo numerose sollecitazioni e lamentele, che tramutiamo in altrettante interrogazioni.
L’attività degli attuali amministratori (che in campagna elettorale si sono definiti fautori della politica del fare) si sta sviluppando attraverso due linee guida: continuare l’ottimo lavoro svolto dalla precedente amministrazione ed attivarsi esclusivamente a seguito delle interrogazioni presentate dal gruppo consiliare “noi Atripalda”.
Dopo l’interrogazione presentata relativamente ad alcune problematiche riguardanti via Tiratore, magicamente vi è stato un primo parziale intervento. Dopo l’interrogazione circa la istituzione della short list per l’individuazione dei legali dell’ente, magicamente è stata pubblicata la relativa determina.
Dopo l’interrogazione circa l’istituzione del dopo scuola a c/da Alvanite, magicamente il servizio è iniziato dopo l’interrogazione sul mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento presso la scuola primaria “mazzetti”, magicamente sono stati affrettati i tempi di riparazione.
Talvolta, gli attuali amministratori riescono addirittura a rimanere insensibili anche di fronte ad esigenze dei cittadini, di facile soluzione. Penso alla pulizia di una traversa di via Pianodardine, alla pulizia generale della città, alla pulizia di c/da Giacchi, all’abbandono dell’accurato lavoro che si stava svolgendo sull’eliminazione dell’amianto dalle strutture cittadine e sulla individuazione (dopo 50 anni) della mappa completa della rete fognaria di cui il comune ad oggi non dispone. L’elenco potrebbe continuare, ma ritengo che quanto esposto sia sufficiente a chiedere con forza agli attuali amministratori, sindaco in testa, di svegliarsi.
L’unica affermazione che ripetutamente stiamo ascoltando è l’unità della “squadra”, roba da fare invidia (ex post) a Tavecchio e Ventura.
Non comprendiamo il motivo di questa continua sottolineatura: sembra che gli amministratori abbiano la coda di paglia, cioè siano consapevoli di rappresentare un gruppo che da un momento all’altro potrebbe dare segni di cedimento e disgregazione.
Insomma, quel ricorrente “siamo uniti” mi sembra in realtà un congiuntivo esortativo che reciprocamente si scambiano.
Paolo Spagnuolo (capogruppo “noi Atripalda”)