Trapani – Avellino 1 – 2, i Lupi impongono la loro superiorità tecnica anche ai Siciliani
Trapani – Avellino 1 – 2
Trapani : Seculin, Ciotti (91′ Zuppel), Celiento, Silvestri, Benedetti, Karic, Carraro (54′ Kanoute), Carriero, Fall (73′ Udoh), Lescano, Bifulco (73′ Spini). A disposizione: Ujkaj, Martina, Sabatino, Gelli, Valietti, Marino. Allenatore: Aronica.
Avellino : Marson, Cancellotti, Rigione, Enrici, Frascatore (34′ Liotti), De Cristofaro, Armellino, Sounas (78′ Tribuzzi), Russo, Gori (56′ Rocca), Patierno (78′ Redan). A disposizione: Guarnieri, Cionek, Benedetti, Solaro, Llano, Arzillo, Toscano, Palmiero, Mutanda, Campanile, De Michele. Allenatore: Biancolino.
Arbitro: Roberto Lovison di Padova.
Marcatori: 43′ Gori, 59′ (rig.) Patierno, 88′ Lescano (T).
Dopo le cinque vittorie consecutive, i Lupi conquistano anche la sesta, sbancando il Provinciale di Trapani. Il match in Sicilia era particolarmente atteso dai ragazzi di Biancolino, desiderosi di dimostrare di poter essere in grado di andare a vincere anche in csa di una diretta concorrente per la promozione.
Il campo, che è sempre giusto giudice, ha dimostrato anche stasera che la gestione Biancolino sta funzionando alla grande. In casa biancoverde è lievitata in maniera esponenziale l’autostima da parte di Patierno e compagni, ed il gruppo sta dimostrando con i fatti la propria unità di intenti e la forte volontà continuare a sbalordire tutti. Con il due a uno sul campo di Erice, l’Avellino ha colto il settimo risultato utile consecutivo, con 19 punti raccolti, 22 gol fatti e due soli subiti. Numeri eloquenti, che lanciano i Lupi verso una rincorsa alla prima posizione in classifica, che, se fino alla quinta giornata (ultima della disastrosa gestione targata Pazienza) sembrava utopistica, ora appare inesorabile.
Biancolino, anche in casa di un ambizioso Trapani (dai nomi altisonanti per la categoria: Seculin, Celiento, Silvestri, Benedetti, Carriero, Karic, Lescano, Kanoute ed altri), non ha affatto derogato dal proprio credo tattico, mandando in campo un undici iniziale a trazione anteriore, con Russo alle spalle della coppia Patierno-Gori.
E’ stato un Avellino diligente, giudizioso ma anche volitivo e cinico al momento giusto.
L’aspetto tattico che ha stupito in positivo è discendente da un non possesso davvero redditizio, ed una proposizione offensiva pungente e sempre pericolosa. La diga a centrocampo, imperniata su due mediani come Armellino e De Cristofaro, in grado di fare le due fasi alla grande, ha fornito un’assistenza continua alla retroguardia biancoverde.
I ragazzi di Biancolino hanno dato netta la sensazione che erano in grado di affondare i colpi nella trequarti trapanese, andando ad attaccare gli spazi con ben sei elementi. I due gol realizzati da Gori, sul finire del primo tempo, con un’incornata in mischia, che ha fatto secco l’ex Seculin, e con un calcio di rigore, intorno all’ora di gioco, magistralmente eseguito da Patierno, hanno letteralmente piegato in due il Trapani, che solo nel finale è riuscito ad accorciare le distanze con Lescano.
Sui meriti di questa vittoria non possono esserci dubbi, perchè l’Avellino ha mostrato in maniera palmare la propria superiorità tecnico-tattica rispetto al velleitario Trapani, dando chiara dimostrazione di essere squadra ormai definitivamente consapevole dei propri enormi mezzi.