Trapani – Avellino 2 – 2, per i Lupi un pareggio che vale la Supercoppa – E’ la squadra biancoverde la regina della Lega Pro

TRAPANI: Morello; Priola Pagliarulo, Filippi Daì (dal 44′ pt Lo Bue); Pacilli, Giordano Spinelli (dal 32′ st Gambino), Tedesco (dal 16′ st Caccetta); Abate Mancosu. A disp.: Dolenti, Manuguerra, Pirrone, Caccetta, Lo Bue, Cucchiara, Gambino. All.: Boscaglia.
AVELLINO: Di Masi; Zullo Bittante Giosa (dal 21′ st Massimo); Zappacosta (dal 16′ st Castaldo), D’Angelo Arini Pezzella; Millesi Zigoni Herrera (dal 24′ st Bariti). A disp.: Fumagalli, Massimo, Angiulli, De Angelis, Catania, Bariti, Castaldo All.: Rastelli
Arbitro: Benassi di Bologna
Assistenti: Alessandro Vigo di Acireale e Salvatore Rizzo di Barcellona Pozzo di Gotto.


MARCATORI:  al 9′ pt Arini, 11′ st Spinelli, 27′ st Castaldo (Rig.) 33′ st Mancosu.
Note: Ammoniti: Mancosu, D’Angelo, Filippi, Pagliarulo.
Espulso. Filippi.

Angoli: 5-3;  Rec: 1′ pt; 7′ st.

 

I Lupi portano a casa la Supercoppa di Lega Pro. Una gara di ritorno che ha fatto il paio con quella giocata ad Avellino. Due pareggi che alla fine hanno premiato l’Avellino per la regola europea che vuole vincente la compagine che, a parità di risultati nei centottanta minuti, riesce a segnare piu’ gol in trasferta. Un trofeo per i Lupi che corona una stagione fantastica. Una doppietta, promozione e Supercoppa che la dice davvero tutta sulla bontà di un progetto, quello della società di Piazza Libertà, che si è rivelato eccezionalmente vincente.

Il match del Provinciale si è aperto praticamente allo stesso modo con il quale era cominciata la gara del Partenio-Lombardi: con i Lupi che osno riusciti a passare in vantaggio con un gol incredibilmente bello di Arini. Un gran tiro dai 20 metri all’incrocio dei pali, che ci appare paradigmatico del valore e della duttilità tecnico-tattica del centrocampista napoletano, vero e proprio uomo in piu’ della sqaudra biancoverde da gennaio ad oggi. Poi, nel secondo tempo il Trapani ha cercato in tutti i modi di pervenire al pareggio. E c’è riuscito per una dormita generale della difesa avellinese. Ma l’inopinato pareggio non ha demoralizzato i ragazzi di Rastelli, che hanno ripreso a giocarsela con l’intento di fare quel gol che sarebbe stato risolutivo per le sorti della partita. Un’azione in area di rigore del dinamico e promettentissimo Bittante ha provocato il rigore (fallo di mano di un difensore trapanese) che Castaldo non ha fallito, dando quel vantaggio assai rassicurante per l’Avellino. Il Trapani, ridotto in dice per l’espulsione (per doppia ammonizione) del suo capitano Filippi, ha voluto onorare fino in fondo la sua promozione in serie B, dando l’anima per pervenire al pareggio. Che al 33′ è stato raggiunto da Mancosu in maniera assai rocambolesca, per uno sfortunato intervento di pugno di Di Masi, che non è riuscito a mettere sopra la traversa un calcio d’angolo dalla sua sinistra. Il Pallone è ricaduto perpendicolarmente al terreno e per Mancosu proprio sulla linea di porta non è stato difficile metterla dentro di testa. Alla fine, l’arbitro ha dato ben sette minuti di recupero per l’infortunio al ginocchio occorso, in uno scontro di gioco con Mancosu, al portiere biancoverde Di Masi, che è dovuto rimanere stoicamente tra icpali, in quanto l’Avellino aveva esaurito i tre cambi regolamentari. Il portierone avellinese ha stretto i denti e pur vistosamente claudicante ha compiuto anche un’ottima parata su una palla velenosa scagliata da un attaccante granata in pieno recupero. Dopo 52 minuti si è potuto levare al cielo trapanese l’urlo di gioia dei Lupi, che riescono a portare a casa un trofeo sudato e perciò meritato.

Ad inizio stagione forse neppure il piu’ ottimista dei tifosi biancoverdi lo avrebbe sperato. Ma ora è tutto vero, e questa Supercoppa lo ha confermato: è l’Avellino la regina della Terza serie!

Rino Scioscia

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