Un Avellino con luci ed ombre supera 3 – 1 la Casertana
Avellino – Casertana 3 – 1
Avellino: Radunovic (dal 1′ st Frattali), Biraschi (dal 35′ pt Soumarè), Gonzalez (dal 22′ st Rea), Perrotta (dal 22′ st Diallo), Donkor, Tassi (dal 15′ st Sbaffo, dal 36′ st Riccio), Omeonga (dal 34′ st Petricciuolo), Asmah (dal 22′ st Visconti), Verde (dal 12′ st Camarà), Castaldo (dal 1′ st Mokulu), Belloni (dal 29′ st D’Attilio). A disposizione: Offredi. All.: Toscano.
Casertana: Anacoura (dal 30′ st Fontanelli), D’Alterio (dal 22′ st Carriero), Potenza (dal 12′ st Gala), Lorenzini, Finizio (dal 22′ st Bernardes), De Marco (dal 22′ st Giorno), Rajcic (dal 15′ st Matute), Giannone (dal 23′ st Kuseta), Pezzella (dal 12′ st Ramos), Alfageme (dal 15′ st De Filippo), Corado (dal 23′ st Taurino, dal 42′ st De Mesa). A disposizione: Broccatelli, Dell’Anno, Giulitti, Colli. All.: Tedesco.
Arbitro: Antonio Di Martino di Teramo. Assistenti: Marco Citro di Battipaglia e Giuseppe Opromolla di Salerno.
Marcatori: 8′ st Mokulu, 27′ st Camarà, 32′ st Mokulu, 46′ st De Mesa (Cas.)
Un Avellino con luci ed ombre supera una Casertana ancora in fase di costruzione, sia nella rosa che nella preparazione, visto che i Falchetti sono insieme da soli cinque giorni. La compagine di Toscano ha mostrato lacune notevoli nella fase di costruzione della manovra, soprattutto in ragione di un centrocampo assolutamente inedito, formato da due centrali inesperti e forse non pronti per poter comandare le operazioni di proposizione del gioco. La Casertana, dal canto suo finchè ha retto la condizione fisica dei vari Pezzella, Rajcic ed Alfageme, calciatori di qualità ma anche avanti con gli anni, ha tenuto botta ad un avversario di rango superiore, Anzi, c’è da dire che, pur in un confronto noioso, povero di occasioni importanti, i Falchetti hanno saputo tenere meglio il campo rispetto ai biancoverdi. La squadra di Toscno ha palesato una condizione ancora non ottimale (e questo ci pare naturale dopo appena dieci giorni di preparazione) maanche dei meccanismi ancora lungi dall’essere oleati e ben messi a punto. Da dire anche che le assenze dei vari Jidayi, Gavazzi, Paghera, D’Angelo e Bidaoui ha costretto il tecnico calabrese a sperimentare ruoli e compiti nuovi per qualcuno dei suoi ragazzi, vedi Donkor esterno di centrocampo e Belloni esterno d’attacco, Nel mezzo del campo,come dicevamo, la coppia Tassi-Omeonga ha stentato parecchio, forse più per demerito dell’ex interista che non ha fatto vedere una spiccata personalità.
Meglio, molto meglio il secondo tempo dei Lupi, che, anche agevolati dal calo di condizione dei casertani, ha fatto vedere qualcosa di buono, con i vari Mokulu e Camarà intelligenti e bravi ad inserirsi negli spazi larghi che la lenta difesa rossoblu concedeva loro. Non a caso i tre gol dei biancoverdi portano la firma dei due attaccanti di colore. Il primo gol è stato, per la verità, praticamente tutto merito di Verde (a fasi alterne la sua prestazione) che ha piazzato un tiro di sinistro a giro dai venti metri, assai spettacolare, che è andato ad incocciare sul palo più lontano, la cu respinta è stata facile preda di Mokulu che ha insaccato da pochi passi. Gli altri due gol, di Cmarà e di Mokulu sono stati agevolati, come dicevamo, da una difesa rossoblu praticamente rimasta sulle gambe, per via della ridotta auotnomia fisico-atletica di una compagine che ha appena iniziato il proprio ritiro. In definitiva, un buon galoppo per entrambe le compagini campane, sebbene in casa Avellino sono state palesate diverse ombre che toccherà a Toscano cercare di non far mostrare più.
Foto da Orticalab.it