Un brutto Avellino si fa rimontare dal Novara ed incappa in un’amara sconfitta: 2-1

Aveva avuto la grande opportunità di passare in vantaggio alla mezzora del primo tempo, ma poi nella ripresa si è fatto rimontare da un Novara per niente trascendentale. L’Avellino aveva dato l’illusione di poter passare al Silvio Piola con il minimo sforzo, ma francamente se avesse vinto questa gara, comunque sarebbe rimasta piu’ di una perplessità sul conto della sua prestazione complessiva. La squadra di Rastelli ha giocato poco, lasciando fin troppo l’iniziativa agli avversari, e affidandosi forse con troppa superficialità a speranze di ripartenze che non sono mai venute. Diciamolo francamente: il peggiore Avellino della stagione. Avevamo ammonito sulla diversità, sulle difficoltà nuove che questo girone di ritorno avrebbe preservato. Ma non avremmo mai potuto pensare, al di là deglli avversari di turno (ripetiamo: sicuramente battibili), ad un Avellino cosi dimesso, e cosi incapace di articolare una manovra ed un minimo di proposta offensiva. Del resto l’effimero vantaggio dei Biancoverdi è giunto  su una mezza papera del portiere novarese, che, lasciando la porta sguarnita a seguito di un intervento maldestro,  ha dato modo ad un Galabinov quasi impalpibile fino ad allora, di siglare un gol importantissimo. Ma i Lupi invece di trarre ulteriore vantaggio tattico dall’episodio favorevole (cercando di colpire nuovamente sulle ripartenze), hanno praticamente  rinunciato a giocare e si sono fatti pericolosamente chiudere nella propria trequarti da un modesto Novara, che, sebbene, senza tante idee, ha attaccato, come suol dirsi, per forza di inerzia, mettendo le tende negli ultimi trenta metri avellinesi. E’ vero che parate importanti Terracciano non ha dovuto farne, ma il pallone è spesso passato pericolosamente “sotto il suo naso”. Ma lo stesso numero uno irpino forse ha risentito oltremodo della sua  lunga assenza dal calcio giocato. Infatti, non solo non ci è sembrato esente da colpe in occasione del pareggio novarese (con una scarsa reattività nell’intevento con il pugno a spazzare l’area, ed una brutta respinta centrale) ma anche nel bel gol di Sansovini, che ha dato la vittoria agli Azzurri novaresi, ha palesato un minimo di errore di posizionamento.

Peccato per un’altra partita in trasferta, nella quale i ragazzi di Rastelli non hanno saputo capitalizzare il vantaggio iniziale. Ma oggi, ripetiamo, i Lupi sono apparsi poco combattivi e scarsamente reattivi. Speriamo che questa sconfitta faccia fare un bel bagno di umiltà a tutto l’ambiente irpino, abbandonatosi, forse fin troppo, in questo lungo mese di sosta, a festeggiamenti e discorsi “intrisi” di voli pindarici, che certamente non hanno contribuito a far conservare nei ragazzi di Rastelli quella sana umiltà che è stata la vera arma vincente nello splendido girone di andata. Ecco, ora urge che l’Avellino torni subito a ritrovare quella dimensione e quella consapevolezza caratteriale.

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