Una nota del Partito Socialista cerca di scuotere il PD avellinese
La sezione avellinese del PSI dedicata alla memoria di Diego Carbone (ex aministratore locale socialista degli anni ottanta e novanta) ha diffuso una nota con la quale stigmatizza l’attuale immobilismo del Pd di Avellino. Ecco il testo della nota:
“Il PD di Avellino lentamente vive il suo melodramma in cui sembra dimenticare che le amministrative della città sono alle porte e dimentica che il momento che stiamo vivendo non è il cinema o l’avanspettacolo, ma la vita vera, il mondo reale, in un momento storico in cui il destino di Avellino è in mano a un partito, il Pd appunto, dilaniato dalle lotte interne e privo di una guida carismatica capace di compattarlo o di dare un senso alla sua stessa esistenza nella compagine politica irpina. Francamente come socialisti, la cosa non ci appassionerebbe neppure più di tanto, se non fosse che il riflesso di questa battaglia fra i tanti nani della “nuova politica irpina ”che combattono esclusivamente per brama di potere cala come un’ombra sul futuro della nostra città, Il Partito democratico nega le primarie di coalizione malgrado i circoli cittadini, cioè la base de partito le chieda a gran voce e nello stesso tempo impone sulle pagine dei giornali attraverso autorevoli dirigenti condizioni capestro ai futuri eventuali alleati, senza una discussione senza di fatto un’ alternativa politica reale. Sembra come non si intendesse la disperata fame di cambiamento (e di speranza) dei cittadini. Senza un candidato il PD dichiara di volerlo imporre, facendo finta di non accorgersi delle manovre che vedono i protagonisti della futura corsa allo scranno di primo cittadino menare fendenti per scavalcare gli eventuali antagonisti. Si parla di un programma da accettare a prescindere, ma non si capisce quale esso sia e la cosa porta a pensare quello che è sotto gli occhi di tutti e cioè che il Pd non è più – di fatto – un partito politico vero e proprio, ma una società con il solo fine di arrivare al governo della città, a prescindere dalle idee che dovrebbero essere alla base di una coalizione politica capace di vivere al di là del nome del leader di turno (come pretenderebbe di essere il Pd). Inoltre le faide interne rendono gli equilibri instabili e il Partito vive il suo psicodramma condannandosi di fatto alla paralisi. Mentre il PD si balocca in queste questioni dimostrando un totale scollegamento dalla realtà, dove chi vota osserva e ragiona, che è diversa – probabilmente – dalla “realtà aumentata” degli scenari tracciati nelle sedi di certi partiti, Giancarlo Giordano neodeputato di SEL lancia nello stagno la sua candidatura a Sindaco della città pronto confrontarsi con tutti dimostrando di aver capito che è il momento di parlare chiaro e di proporre iniziative politiche forti con la consapevolezza, probabilmente che chi si schiera, nella maniera in cui ha fatto Giordano, può vincere o perdere, ma chi non lo fa perde sempre. Come socialisti interessati solo al bene della città di Avellino che ha bisogno disperato di essere amministrata da una classe politica che abbia a cuore il bene comune e l’interesse collettivo avevamo proposto un patto per la città che partendo dalle primarie individuasse il candidato Sindaco espressione di tutta la coalizione. Così non è stato evidentemente non si vuole costruire una coalizione che sappia creare dare l’idea di forte coesione, una concreta speranza di governabilità e un riferimento puntuale a valori irrinunciabili di democrazia solidarietà confronto. Il PSI della città di Avellino dopo aver attentamente riflettuto sugli scenari in campo si dichiara disponibile ad confrontarsi sulla proposta avanzata da Giancarlo Giordano sulla base di pari dignità rispetto dell’autonomia politica con un programma per la città concordato che si ispiri a valori di giustizia sociale e solidarietà efficienza amministrativa, servizio ai cittadini”.