Una poesia al giorno: Mio padre
Mio padre
Quanta stanchezza
sulle spalle consunte
di mio padre.
Quanti bocconi tristi
portati dentro
la sua dignità.
Eppure c’era sempre
una stilla di sorriso
a fare capolino
sul suo viso vissuto.
La strada di mille salite
amare
gli aveva lasciato
segni indelebili
sulle gambe malferme,
ma non aveva potuto scalfire
l’anima stoica e coraggiosa
di chi ha saputo rinascere
dall’orrenda tragedia
della vita deportata.
Inseguo ostinato
nell’aria
il suo sguardo rassicurante.
Accovacciate
in un angolo recondito
del mio corpo,
le sue nostalgie
mi tengono ancora
compagnia
Rino Scioscia