Una poesia al giorno: Tenere magìe
Tenere magìe
Luce che m’abbagli
il viso stanco
t’ho vista
tra la coltre perenne
che copriva tante cose
nascoste nell’anima.
E t’ho scorta per un attimo
nel fondo di un bicchiere
che nessuno ha bevuto.
Eri intenta a salutare
vecchi serpenti
che vagano ancora
nell’inerzia della solitudine.
Sorpresa del tuo stesso
timido bagliore
mi portavi lontano
dove umide sere
creavano tenere magìe
e riscaldavano il cuore.
Rino Scioscia