Una super Scandone asfalta Varese e conquista la terza vittoria consecutiva: 83 – 63

Scandone Sidigas Avellino – Cimberio Varese    83 – 63

(25-12, 37-28; 56-46)

 

 

Una Scandone volitiva e concentrata fa un solo boccone di Varese e, conquistando la terza vittoria consecutiva, torna a respirare l’aria dei Play off. Evidentemente la delusione per avere mancato l’accesso alla Coppa Italia ha fatto da detonatore per questa ripresa del campionato in grande stile per i cestisti in canotta biancoverde. Alla fine, anche la differenza canestri ha arriso ai Lupi, che con il +20 in proprio favore, hanno superato il -17 che avevano rimediato all’andata dalla banda di Frates.

Il match contro l’ex squadra di Vitucci non si annunciava agevole per i Lupi, anche per le ottime individualità presenti nel roster lombardo, guidato in panca da coach Frates. Buon per la Scandone che tra i Rossi non fosse utilizzabile il pericolosissimo Polonara (vera e prorpia “bestia nera” di Avellino). L’impatto con il match trovava forse un tantino piu’ pronta Varese, che un attimo dopo la palla a due era già schizzata sul 4-0 anche per via di un paio di palle perse banalmente da Avellino. Ma è stato un autentico fuoco di paglia da parte dei Varesini. Infatti dopo un paio di minuti di studio, la Scandone decideva di ingranare subito la quarta e per gli uomini di Frates era già notte fonda: parzialone di 25 a 0 per i Lupi (25-4) che, a suon di bombe,  stordiva letteralmente Varese e indirizzava già la gara verso un’inerzia che non avrebbe piu’ cambiato direzione. Infatti, a parte un lievissimo calo (diciamo di assestamento) per Cavaliero e compagni nel secondo quarto, la Scandone mostrava a tutto il Paladelmauro di essere l’incontrastata padrona della sfida. L’intensa ed attenta difesa dei biancoverdi unitamente ad una loro buona percentuale dal campo allargavano la forbice del vantaggio avellinese fino a renderlo rassicurante e a dare netta l’idea che Varese avrebbe lasciato sul parquet irpino i due punti. Il risultato, dunque, non è stato mai in discussione. Anzi, negli ultimi minuti della partita, le due squadre si sono date battaglia per la differenza canestri (all’andata Varese aveva vinto di ben 17 punti). E Avellino è riuscita a spuntarla anche da questo punto di vista, con un +20 assolutamente esaltante.  Molto ha inciso a favore dei Lupi anche la scarsa vena al tiro da parte dei Rossi che hanno avuto una percentuale bassissima nei tiri dal perimetro (addirittura meno del 20%), ma anche la difesa non ha funzionato molto bene, ed i rimbalzi complessivi sono stati 39 a 30 per Avellino. In casa Avellino si è visto finalmente uno spirito nuovo, una voglia di “partecipare” che ha interessato un pò tutti i singoli cestisti scesi sul parquet, anche quelli poco utilizzati nelle precedenti gare,  vedi Biligha che, sia pure per non molti minuti, ha dato il proprio, decisivo, contributo alla causa biancoverde. Tre sono stati i veri mattatori della sfida, tutti in casa biancoverde: Ivanov (tornato su livelli altissimi: 22 punti, 13 rimbalzi e un bel 29 di valutazione), Cavaliero (21 punti e 23 di valutazione) e Thomas (17 punti, 8 rimbalzi e 29 di valutazione), che hanno sommato 60 punti in tre. Con questa sono tre le vittorie consecutive della Scandone, che raggiunge il settimo posto solitario in classifica e comincia ad insediarsi stabilmente nell’area play off. Il brutto girone di andata sembra diventare solo un ricordo da cancellare.

 

 

 

Il tabellino della Scandone:

Thomas 17, Biligha 3, Lakovic 5, Spinelli 9, Ivanov 22, Spera ne, Dragovic, Morgillo ne, Cavaliero 21, Riccio ne, Foster, Hayes 6. All: Vitucci.

 

 

 

 

 

 

 

 

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