V.Entella – Avellino 2 – 0, Lupi “mai pervenuti” in Liguria
Virtus Entella – Avellino 2-0
Virtus Entella: Iacobucci; Iacoponi, Ceccarelli, Pellizzer, Sini (37′ st Baraye); Moscati, Troiano, Palermo; Tremolada (22′st Ammari); Caputo, Masucci (35′ st Mota Carvalho). A disposizione: Paroni, Belli, Cutolo, Benedetti, Di Paola, Beretta. All.: Breda.
Avellino: Frattali; Donkor, Jidayi, Gonzalez; Belloni, D’Angelo (26′st Verde), Omeonga (33′pt Gavazzi), Lasik, Asmah, Castaldo, Mokulu (16′ st Ardemagni). A disposizione: Offredi, Perrotta, Crecco, Soumarè, Paghera, Bidaoui. All.: Toscano.
Arbitro: Antonio Di Martino della sezione di Teramo. Assistenti: Edoardo Raspollini della sezione di Livorno e Oreste Muto della sezione di Torre Annunziata.
Marcatori: 34′ pt Masucci, 21′ st Caputo (rig.).
Ammoniti: Donkor, D’Angelo e Castaldo. Angoli 6-5. Rec.: pt 3′; st 4′.
Un pessimo Avellino fa fare un figurone ad una compagine decisamente alla sua portata e torna a casa con due gol sul groppone. La Virtus Entella ha certamente meritato questi tre punti, ma i demeriti della squadra biancoverde risultano decisamente superiori a quanto hanno saputo combinare i volenterosi ragazzi di mister Breda.
Ad un’analisi fredda ed oggettiva del match dell’Avellino non si può non cogliere l’atteggiamento assai negativo dei biancoverdi che, soprattutto nei più giovani è stato maggiormente marcato: Asmah, Omeonga (che forse non doveva proprio giocare perchè probabilmente avrà risentito dei fastidi muscolari già accusati in settimana) e Lasik hanno dsputato un primo tempo improduttivo, per non dire pessimo. Hanno perso palloni in quantità industriale e sulle seconde palle si facevano sempre anticipare dagli avversari. Il centrocampo è stato il reparto che ha maggiormente sofferto, vuoi per la pessima prestazione dei singoli, vuoi per la latitanza di pressing e l’eccesso di attesa, che ha finito con il lasciare troppo campo aperto agli avversari. Che, per fortuna dei Lupi, hanno pure sbagliato troppo sotto porta, specie con Caputo, che prendeva sempre il tempo al malcapitato Donkor, che non riusciva a tenere l’ex barese. Poi, sul finire della prima frazione, il Baianese Masucci, anticipando tutti, ha raccolto in tuffo di testa una punizione dalla trequarti sinistra, spedendo la sfera alle spalle di Frattali. Per quanto visto da parte dei padroni di casa, di Castaldo e soprattutto per quanto non fatto dai Lupi, il vantaggio ligure è stato ineccepibile.
La seconda parte di gara, dopo un primo predominio dei biancocelesti, ha visto un lodevole tentativo da partebene di Castaldo e compagni di riprendere in mano l’inerzia della gara. Ma quando le cose sembravano mettersi per i Lupi, anche per l’ingresso tanto atteso di Ardemagni (in luogo di un impalpabile Mokulu), è arrivata la decisione non proprio ineccepibile del debuttante direttore di gara che ha assegnato il penalty ai Liguri per un fallo in area di Donkor, tutto da rivedere. Il raddoppio di Caputo dal dischetto ha, in pratica, spezzato le gambe ai biancoverdi e chiuso la partita.Sul doppio vantaggio degli avversari, Mimmo Toscano ha giocato anche la carta Verde, ritentando il 3-4-1-2, provato anche nel finale del match contro il Brescia. E l’ingresso del peperino di Fuorigrotta ha di fatto ridato un minimodi smalto alle proposte offensive dei Lupi, ma ormai i padroni di casa avevano chiuso a doppia mandata i propri trenta metri e non è successo più nulla.
Che dire, in conclusione: quando si perde cosi, senza mai far fare una parata impegnativa al portiere avversario, senza propositività e soprattutto volitività, i tifosi non possono non rimanere delusi. Facendo un confronto tra l’atteggiamento tenuto dai ragazzi di Toscano nella gara d’esordio con il Brescia e questa di Chiavari, non si può non rilevare un preoccupante passo indietro dei Lupi. Certo, c’erano diverse attenuanti, come i rientri dopo parecchio tempo di Jidayi e di Gavazzi, ributtato nella mischia perchè il giovane Omeonga ha mostrato chiaramente problemi di tenuta fisica, ma la prestazione negativa anche di un elemento importante come Lasik e le non brillanti prove dei vari Mokulu, Donkor e lo stesso Asmah (soprattutto nel primo tempo) fanno riflettere non poco il tecnico reggino, che dovrà preparare al meglio, soprattutto sul piano mentale i suoi, in vista del delicato match casalingo con il Trapani.