Valle dell’Ufita, i Carabinieri arrestano due ladri napoletani colti in fragranza di reato
Prosegue senza sosta la lotta alla piaga rappresentata dalla criminalità predatoria, condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino e che ogni giorno vede impiegati i militari dell’Arma in un capillare controllo del territorio teso a garantire senso di sicurezza e rispetto della legalità.
Questa notte, a finire nella rete del dispositivo preventivo messo in campo dall’Arma irpina due trentenni di Napoli, sorpresi nella flagranza di furto aggravato.
I due avevano deciso di mettere a segno dei colpi nei comuni di Carife e Vallata, asportando costosi attrezzi da lavoro. Sfortunatamente per loro, l’azione delittuosa ha insospettito alcuni residenti che, a testimonianza dell’inestimabile valore aggiunto offerto dalla partecipazione della collettività al bene comune della sicurezza, non hanno esitato ad allertare con tempestività il “112”.
Ricevuta la segnalazione, la Centrale Operativa disponeva in tempo reale l’invio di un’autoradio della Stazione di Vallata che piombava sul posto segnalato, sorprendendo i malfattori con le mani nel sacco.
Questi, vistosi scoperti, abbandonavano la refurtiva e si davano a precipitosa fuga a bordo del loro veicolo: ma il maldestro tentativo andava ad infrangersi contro il tranello tesogli dai Carabinieri, intervenuti fin dall’inizio con una seconda pattuglia della Stazione di Castel Baronia che partecipava apparentemente in sordina all’azione ma in realtà, ipotizzando già tale possibile epilogo, si disponeva in modo da tagliare ogni via di scampo ai presunti ladri, interrompendone inesorabilmente la fuga.
L’immediata perquisizione permetteva di rinvenire in loro possesso anche alcune dosi di hashish (per un peso complessivo di circa due grammi) che sono state sottoposte a sequestro.
Condotti in Caserma per gli accertamenti di rito, i due, entrambi gravati da specifici precedenti di polizia, sono stati dichiarati in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, tradotti alla Casa Circondariale di Ariano Irpino.
La refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita agli aventi diritto.