Vibonese – Avellino 0 – 1, contro avversari modesti per i Lupi tre punti senza incantare

Vibonese – Avellino 0 – 1

Vibonese: Marson, Mahrous, Polidori, Risaliti, Ciotti (dal 71′ Mauceri), Gelonese, Cattaneo (dal 71′ Sorrentino), Bellini (dal 60′ Tumbarello), Grillo (dall’88’ Senesi), Ngom, Golfo (dall’88’ La Ragione). A disposizione: Mengoni, Alvaro, Persano, Vergara, Cigagna, Fomov. All.: D’Agostino.

Avellino: Forte, Ciancio, Dossena, Silvestri, Tito, Carriero (dal 64′ Micovschi), Matera (dal 64′ Aloi), D’Angelo (dal 76′ De Francesco), Kanoute, Maniero (dal 73′ Plescia), Di Gaudio (dal 76′ Scognamiglio). A disposizione: Pane, Bove, Mignanelli, Rizzo, Sbraga, Mastalli, Gagliano. All.: De Simone.

Arbitro: Nicolò Marini di Trieste. Assistenti: Salama e Feraboli. Q.u.: Galipò.

Marcatore: al 34′ Carriero.

Ammoniti: Ciotti (V), Dossena, Mahrous (V), Maniero, Polidori (V), Carriero.
Angoli: 2-1. Rec.: 0′ pt, 4′ st.

Missione compiuta per i Lupi, che vincono a Vibo senza forzare eccessivamente, ma senza neppure soffrire più del dovuto. Insomma, tre punti d’oro per l’Avellino al cospetto di un avversario decisamente modesto.

Diciamo subito che non è stata una prestazione, quella dei Biancoverdi, all’altezza delle loro due ultime uscite, contro Turris e Bari. In pratica, al di là del risultato sperato, in Calabria non si è visto un Avellino autorevole e brillante (come pure il suo spessore tecnico avrebbe fatto prevedere), ma decisamente pragmatico, al limite della “plausibile decenza” per una compagine costruita per contendere il primato al Bari.

Su un campo stretto e corto, dal terreno di gioco sconnesso e poco “confortevole” per giocare palla a terra, i Lupi hanno giochicchiato per una mezzora, senza mai dare l’impressione di volere e sapere imporre la propria superiorità, ma adeguandosi alla pochezza tecnica, quasi imbarazzante, dei padroni di casa, che occupano tuttora l’ultimo posto in classifica.

Poi, al 34′, improvvisa la fiammata biancoverde: Kanoute si impossessa di una palla 2vagante” in area calabrese, fa una piroetta delle sue e mette in mezzo un cross invitantissimo per la testa di Maniero, che colpisce bene di testa, ma il portiere di casa si oppone con una gran parata, sulla ribattuta, interviene Maniero che scaraventa la sfera dentro la porta, sotto la traversa.

Passati in vantaggio i Lupi hanno gestito il confronto ricorrendo ad un efficace, ancorchè stucchevole, giro palla, che ha dato loro modo di tenere abbastanza agevolmente a bada i Calabresi. In realtà, i padroni di casa non hanno mai saputo dare consistenza alla loro spinta offensiva, salvo che in un’occasione, in cui, quasi per caso, Ngom, il riferimento più avanzato dei Rossoblu, ha colpito la traversa, con Forte apparso sorpreso.

Per il resto, anche durante l’intero corso della ripresa, i Lupi hanno pensato maggiormente a svolgere il loro “compitino” sia in fase di possesso, sia nelle non frequenti occasioni in cui la sfera era nei piedi dei Calabresi.

Durante la seconda parte di gara, ove si eccettui un colpo di testa del solito Ngom (con la sfera che è finita al lato da ottima posizione), l’occasione da gol più clamorosa l’hanno avuto proprio i Lupi che, nel finale, hanno mancato clamorosamente il raddoppio con Kanoute, che, a tu per tu con il portiere rossoblu, si è divorata la rete del raddoppio.

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